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Tranquillità grazie al Rebirthing

Ho praticato il rebirthing con due diverse guide, Silvia prima, Matteo poi. Sono arrivata a una ventina di esperienze, molto diverse in relazione ai due differenti rebirther, ma egualmente essenziali.

Ho iniziato il R. l’anno scorso, in una situazione di sofferenza psicofisica notevole: ero entrata –non per la prima volta- in una fase di ansia costante, attacchi di panico quotidiani, agorafobia, terrore di vivere, di fare figuracce in pubblico, di “dare il cattivo esempio” (sono insegnante, sempre in pubblico, sempre “in scena”) di chi non sa gestire nemmeno se stessa; mi trovavo anche in una situazione di vita drammatica (pesante crisi emotiva, sentimentale, etica), invasa da sensi di inadeguatezza, colpa, incapacità che finivano per invadere ogni momento della mia vita, e da sempre pagavo lo scotto di un’educazione repressiva e colpevolizzante, che riproducevo anche nelle parti della mia vita che avrei potuto gestirmi da me. Sono ricorsa, nell’ordine, allo psichiatra –persona per altro straordinaria-, al Tavor, all’antidepressivo, a un sostegno psicologico, quando il medico ha dovuto riconoscere che non ce la facevo proprio più a lottare ogni giorno contro il terrore.

Poi Silvia mi ha proposto il R. Oggi le cose vanno meglio: non è cambiato affatto ciò che ha fatto esplodere la crisi; sono cambiata io. Un giorno mi sono accorta che stavo dimenticando sempre più spesso di prendere gli antidepressivi, che, con brevi intervalli, assumevo da diciassette anni. Non posso che attribuirlo al rebirthing, l’unica vera novità nella mia vita.

Non so dire esattamente spiegare perché: in parte, certo, la parte “dialogata” che precede la fase respiratoria mi ha illuminata, mi ha messo sempre più in pace con me stessa, anche se è un processo ancora in corso, con tante piccole fasi di arresto (e tanti pianti, però liberatori): è difficile credersi innocenti. Ma il momento del respiro, che io continuo a trovare complesso e impegnativo (anche se meno delle prime volte, e anche se so che non per tutti è così), mi lascia alla fine più serena, quasi sempre anche a seguito di “visioni”, che avvengono verso la fine della seduta, qualche volta dopo che sono tornata al respiro regolare, girata sul fianco, in posizione fetale. A volte sono solo colori (il giallo, il verde) che…”escono” da me, altre volte sono figure bianche, altre ancora veri e propri “personaggi” che chiamo a farmi visita. E al di là di quanto possa apparire strano quanto sto scrivendo, è invece tutto naturale, non pauroso, e per lo più - a volte con l’aiuto del rebirther a volte senza- CAPISCO CHE SO CHI SONO quei personaggi, che cosa significano quei colori. Ho avuto anche esperienze vere e proprie di RINASCITA.

Concludo: mi sono sempre ritenuta una persona molto razionale, dominata dal cervello, rimuginante, e tuttora do molto peso a questa parte di me; ma oggi sto finalmente riscoprendo che ho un corpo, delle sensazioni, delle emozioni. Non sto dicendo che sono improvvisamente diventata FELICE: i problemi che tormentavano la mia vita ci sono ancora, e dipendono da me solo in parte. Ma sto imparando ad accettare le contraddizioni e le infelicità, a godere intensamente i cinque, dieci, cento minuti di gioia/piacere/pace/ felicità/pienezza che la vita mi offre ogni tanto, sapendo che, proprio perché non dureranno in eterno, questi sono preziosissimi. Cerco di cucire intorno ad essi il resto delle giornate. E dormo un po’ meglio e un po’ di più.

Non sono sempre FELICE, non sono sempre contenta di me stessa; ma sto vivendo, e spesso sono TRANQUILLA: esperienza per me assolutamente nuova.

Conto di proseguire.

Non so spiegare meglio di così.

Laura

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