Da tempo, come ben sai, sto vivendo proprio questa sensazione: una sorta di immobilità interiore, un continuo domandarmi se la direzione sia quella giusta, se riuscirò a rimettere in moto tutte le parti di me che ora sembrano incerte. Settembre si avvicina, con il suo carico di ripartenze, di nuove attività e di richieste che inevitabilmente bussano alla porta. Eppure sento di essere indietro, quasi bloccato, e questo non può che generare ulteriori dubbi e timori sul mio percorso.

La mia attenzione è fragile, si disperde facilmente, come se fosse sempre sul punto di spegnersi. A volte mi sembra di non avere più l’energia necessaria per affrontare tutte le sfide che mi aspettano. Eppure, in mezzo a questo lento cammino, sto investendo tutte le mie risorse in un’unica direzione, che sento fondamentale: il Respiro Consapevole.

Ho deciso di dedicare questo tempo, apparentemente di stasi, allo studio. Sto leggendo e approfondendo tutte le ricerche più recenti, gli studi internazionali e i contributi scientifici che mettono in evidenza i benefici profondi e reali del respiro. Non si tratta soltanto di una pratica spirituale o di un esercizio di rilassamento: le nuove evidenze mostrano come il respiro consapevole sia uno strumento in grado di modificare concretamente il nostro stato mentale, emotivo e persino fisico.

Questo lavoro intenso non è fine a sé stesso. Sto preparando qualcosa di nuovo, un’esperienza che desidero sia trasformativa non solo per me, ma per chiunque vorrà condividerla.
Nasce così il workshop “UN RESPIRO PUÒ CAMBIARE IL MONDO”. Un titolo che, col passare del tempo, è diventato più di un progetto: è un auspicio, un invito che rivolgo prima di tutto a me stesso.

Sarà un evento diverso da quelli che ho proposto in passato, perché porterò dentro ogni parola e ogni pratica la mia esperienza più autentica. Sto sperimentando su di me le tecniche che presenterò: strategie semplici e concrete per imparare a respirare in modo nuovo, consapevole, capace di riportare equilibrio, lucidità e fiducia. Non posso dire che tutto sia già risolto, ma posso affermare con sincerità che il respiro mi sta aiutando a non perdermi, a non smettere di credere, a rimanere in cammino nonostante le difficoltà. E questo, per me, è già un risultato enorme.

A chi mi segue da tempo, questo workshop potrà sembrare una sorpresa. Non sarà una ripetizione di ciò che ho già fatto, ma piuttosto un passo ulteriore, un salto che nasce proprio dalle mie fragilità e dal bisogno di rinnovarmi. Il respiro, in fondo, è il gesto più semplice e naturale che compiamo, ma se impariamo ad ascoltarlo, può diventare un alleato potente per affrontare la vita quotidiana.

Forse è vero che in questo periodo non sto correndo, che non riesco a stare al passo con i ritmi frenetici che settembre inevitabilmente richiede. Ma è altrettanto vero che, proprio rallentando, ho scoperto uno spazio nuovo, un punto d’incontro tra la mia vulnerabilità e la mia forza. È lì che nasce il senso profondo di questo workshop e il motivo per cui credo davvero che un respiro, se consapevole, possa cambiare il mondo.